UN ULTERIORE PASSO VERSO LA CONQUISTA DELLA LIBERTA’:
LA
GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA
CAUSE
La
guerra di secessione americana, detta anche guerra civile americana, venne
combattuta dal 12 aprile 1861 al 26 maggio 1865 tra Stati Uniti d’America e
gli undici stati secessionisti del Sud, organizzati nella Confederazione degli
Stati Uniti d’America.
La
guerra non ha come origine la questione della libertà degli schiavi, ma è un
conflitto sanguinoso in cui il contrasto è avvenuto per la supremazia al di là
delle idee politiche. Fu uno scontro d’interessi, la questione della schiavitù
seguì come un fattore secondario. Non fu un problema morale, ma economico. Gli
uomini politici del nord desideravano liberare gli schiavi perché
rappresentavano una concorrenza e un freno alla liberazione del commercio e
all’industrializzazione. Negli Stati del Nord industrializzati la schiavitù
era già stata abolita ed è grazie a ciò che si è creata una manodopera a
basso costo.
Nel
Sud del paese lo schiavismo si dimostrò indispensabile per le piantagioni di
cotone, tabacco e canna da zucchero. Lo schiavismo condizionava questo sistema
economico al punto dal renderne impossibile la cessazione senza distruggere il
sistema stesso.
Quando
il candidato repubblicano Abraham Lincoln, che si era dichiarato contrario
all’estensione della schiavitù, vinse le elezioni del 1860 tutto il
malcontento del sud esplose e nacque l’idea che l’unica via per tutelare i
propri interessi era la secessione: nel marzo del 1861 sette stati (Carolina del
Sud, Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Texas e Louisiana) diedero vita
agli Stati Confederati d’America.
Nel
suo discorso inaugurale Lincoln dichiarò illegale la secessione, tanto che il
23 febbraio 1861 tentarono di ucciderlo a Baltimora.
gli eventi
La
guerra iniziò ad aprile del 1861 quando l’artiglieria sudista aprì il fuoco
per impedire il rifornimento ai nordisti in una base militare nel Sud Carolina.
Lincoln ordinò l’invio di truppe per sedare la rivolta. Per tutta risposta
Virginia, Arkansas, Carolina del Nord e Tennessee aderirono alla Confederazione.
Il
21 luglio 1861 i sudisti vinsero nella battaglia di Bull Run e l’Unione
abbandonò l’idea di una guerra-lampo impegnandosi così nella costituzione di
un solido esercito comandato dal generale George Brinton McClellan, mentre
precedentemente avevano organizzato un blocco navale per impedire l’afflusso
di rifornimenti dall’Europa. Nella primavera del 1862 il Nord lanciò
l’offensiva occupando la penisola a sud-est di Richmond, ma poi fu sconfitto
nella battaglia dei Sette Giorni.
I
confederati nel maggio del 1863 costrinsero i nordisti, comandati dal generale
Hooker, alla ritirata.
In
luglio si combatté la battaglia decisiva nella parte meridionale della
Pennsylvania; i confederati attaccarono al centro le linee nemiche, ma fu un
fallimento totale con conseguente ritirata del generale Lee.
Grant,
nominato comandante delle forze unioniste, si accinse a chiudere la morsa
attorno alla Confederazione puntando su Richmond; contemporaneamente un’altra
armata si sarebbe mossa alla conquista di Atlanta (Georgia) mentre una terza
avrebbe occupato la valle del fiume Shenandoah per tagliare i rifornimenti a Lee.
Grant, bloccato a nord di Richmond, assediò Petersburg per oltre nove mesi,
mentre gli altri due obiettivi andarono in porto.
Le
forze nordiste avanzavano distruggendo sistematicamente ogni sforzo bellico dei
sudisti. Nel 1865 furono invase le due Caroline e ad aprile dello stesso anno
Petersburg fu espugnata dagli unionisti; con i rifornimenti tagliati anche
Richmond dovette capitolare. Lee si diresse a occidente; Grant però gli bloccò
la strada e il 9 aprile lo costrinse alla resa.
Grant
Lee
L’8
dicembre 1863 Lincoln emanò il Proclamation of Amnesty and Recontruction: in
esso si stabiliva che, ad eccezione degli alti ufficiali, a ogni sudista che
avesse giurato lealtà alla Costituzione federale e obbedienza alla legislazione
di guerra (compreso il proclama sulla schiavitù) fosse garantita l’amnistia.
Dal
punto di vista economico, la guerra incentivò la meccanizzazione della
produzione e la concentrazione del capitale al Nord; inoltre significò libertà
per quasi quattro milioni di neri, anche se discriminazioni e tensioni non
cessarono fino al XX secolo in quanto le radici culturali di tre secoli di
schiavismo non potevano essere definitivamente estirpate con le armi.
Nel
periodo della Ricostruzione (1865-1877) il Sud fu completamente occupato dal
Nord vincitore; gli stati meridionali subirono una vera e propria occupazione
militare, degna conclusione di una guerra veramente sanguinosa, considerata la
prima “guerra totale” (anticipazione delle due guerre mondiali), intesa come
guerra in cui si investe ogni risorsa industriale, umana e ideologica.