LA
LIBERTA’ COME CONTINUA CONQUISTA DELLA NOSTRA CIVILTA’:
LA
LUNA
La luna è l’unico satellite naturale
della Terra ed è il quinto più grande del Sistema Solare. Distante circa
384.400 km. dal nostro pianeta con un diametro di 3476 km., è estremamente
grande rispetto al pianeta a cui orbita, tanto che il sistema Terra-Luna può
essere quasi considerato un pianeta doppio (quasi perché il centro di gravità
del Sistema Terra-Luna è comunque di poco all’interno della Terra). In genere
satelliti di dimensione a lei comparabili orbitano attorno ai giganti gassosi
(Giove e Saturno), mentre i pianeti più affini alla Terra o non hanno satelliti
(Venere) o ne hanno di minuscoli (Marte).
La
Luna segue un’orbita ellittica intorno alla Terra quindi la distanza tra i due
corpi non è costante. Nel punto più vicino alla Terra (perigeo), la Luna e’
del 10% più vicino rispetto al punto più lontano (apogeo).
La
Luna ruota intorno al proprio asse in 27 giorni, 7 ore e 43,2 minuti, un tempo
uguale a quello di rivoluzione attorno alla Terra.
Si
parla perciò di rotazione sincrona; ne consegue che dalla Terra si vede sempre
la stessa faccia della Luna anche se le librazioni, piccole perturbazioni del
moto lunare, permettono di intravedere alcune parti del lato nascosto. Nel
complesso, dalla Terra è visibile circa il 59% della superficie lunare. Poiché
la Terra si muove intorno al Sole, la Luna impiega 29,53 giorni terrestri per
ritornare nel cielo terrestre nella stessa posizione rispetto al Sole,
completando il ciclo delle fasi. Questo periodo corrisponde anche alla durata
del giorno lunare (intervallo di tempo fra due albe successive).
Il
piano dell’orbita della Luna e’ inclinato di 5° rispetto a quello
dell’orbita della Terra intorno al Sole (piano dell’eclittica).
I
punti dove l’orbita lunare interseca l’eclittica sono chiamati “nodi”
lunari. L’eclisse solare si verifica quando il disco lunare occulta il disco
solare (interamente - eclissi totale - o parzialmente - eclissi parziale) con
durate diverse ed avviene quando un nodo coincide ad un novilunio, mentre si ha
l’eclisse lunare quando la luna, attraversato il cono di penombra, entra nel
cono d’ombra della terra, per poi riuscirne in un tempo poco superiore alle
quattro ore, ed avviene quando un nodo coincide con il tempo di plenilunio.
L’attrazione
gravitazionale che la Luna esercita sulla Terra è la causa delle maree. Le
forze di marea rallentano la rotazione terrestre e allontanano la Luna di circa
tre centimetri all’anno.
Circa 4,5 miliardi di anni fa, la superficie della Luna era un oceano di magma liquido. La crosta lunare è costituita da rocce ricche di calcio e simili al granito. E’ spessa circa 48 km sul lato rivolto alla Terra e 74 km sul lato opposto. Avendo subito a lungo il bombardamento da parte di meteoriti, la crosta lunare è fratturata in più punti (crateri) che raggiungono la profondità di 25km; al di sotto la crosta è completamente solida. Il mantello lunare superiore è solido, rigido e stabile, quello inferiore si trova circa 1000 km sotto la crosta, dove la roccia diviene parzialmente fusa. La densità media della Luna suggerisce che potrebbe avere un piccolo nucleo ferroso. La temperatura alla superficie varia di circa 270°, da –150° a +120°, con una gravità pari a circa 1/6 di quella terrestre.
La
Luna e’ troppo piccola per trattenere un’atmosfera (scarsa e rarefatta) e la
sua attività geologica e’ terminata da molto tempo; quindi e’ un mondo
senza vita, arido e polveroso.
Nessuno
sa come si sia formata la Luna, ma la maggior parte degli astronomi concorda con
la teoria del Grande Impatto, secondo cui essa si sarebbe formata a seguito
della collisione di un asteroide con la Terra, quando quest’ultima era ancora
calda. Il materiale scaturito dall’impatto rimase in orbita intorno alla Terra
e per effetto della forza gravitazionale si riunì formando la Luna. Una
conferma di questa tesi deriva dal fatto che la composizione della Luna è
pressoché identica a quello del mantello terrestre privato degli elementi più
leggeri evaporati per la mancanza di un’atmosfera e della forza gravitazionale
necessaria per trattenerli.
La
Luna mostra due tipi di suolo: ci sono le pianure vaste e scure chiamate mari e
regioni in rilievo più chiare, ricche di ondulazioni e di crateri prodotti da
un intenso bombardamento meteoritico. Tale fenomeno è rallentato negli ultimi
quattro miliardi di anni: fino a quel momento la Luna era in piena attività
vulcanica. La lava risaliva alla superficie attraverso fratture e condotti
riempiendo le zone depresse dei grandi crateri e producendo le pianure scure.
La
faccia vicina della Luna è coperta da circa 30.000 crateri. Il cratere più
grande è il bacino Polo Sud-Aitken con un diametro di 2.500 km e profondo 13
km, il più ampio conosciuto nell’intero Sistema Solare. Esso si trova quasi
completamente nella faccia lontana della Luna. Questa zona non e’ riscaldata
dai raggi solari e nel 1998 la sonda NASA Luna Prospector vi trovò idrogeno.
Una spiegazione è che provenga dalla scissione di acqua ghiacciata nascosta nel
buio del Polo.
Il primo uomo a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11, il 20 luglio 1969.
Per
commemorare lo sbarco e lasciare un messaggio ad ogni altro essere, umano o
meno, è stata lasciata una targa riportante le seguenti parole: “Qui uomini
del pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 D.C.
Siamo venuti in pace per tutta l’umanità”.