La
libertà di sbagliare:
Per
doping si intende l’ utilizzo di farmaci o composti chimici allo scopo di
ottenere effetti diversi al fine di migliorare le prestazioni sportive. I
composti dopanti agiscono in vario modo: possono promuovere lo sviluppo della
muscolatura o annullare il sintomo fisiologico della fatica inducendo l’atleta
a non interrompere l’allenamento oppure migliorare l’ossigenazione del
sangue.
Indipendentemente
dal tipo di sostanza utilizzata, il doping rappresenta prima di tutto un fatto
di coscienza. E’ fraudolento l’intento stesso di migliorare le proprie
capacità atletiche, contravvenendo alle regole di correttezza, lealtà e
rispetto per gli altri che sono il fondamento di qualsiasi attività sportiva.
L’uso
di sostanze per aumentare il rendimento fisico non è recente in quanto gia
nell’antica Grecia si faceva uso di erbe e funghi ritenuti capaci di far
aumentare le capacità atletiche.
I
regolamenti sportivi vietano il doping, regolamentando le dosi di farmaci
consentiti e prescrivono l’obbligo per gli atleti di sottoporsi ai controlli
antidoping che si effettuano mediante l’analisi delle urine e in taluni casi
anche del sangue.
Gli
atleti che risultano positivi vengono squalificati per un periodo più o meno
lungo; nei casi di recidiva si può arrivare fino alla squalifica a vita. Casi
clamorosi di doping sono stati quello di Ben Johnson, oro nei 100 metri alle
olimpiadi di Seul, e quello di Marco Pantani escluso dal Giro d’Italia del
1999.
Nonostante
i controlli, l’uso di sostanze dopanti è diffuso non solo nello sport
professionistico, ma anche in quello dilettantistico e amatoriale.
Le
principali sostanze dopanti sono:
-
STIMOLANTI: determinano un aumento dell’attenzione, della concentrazione e
della carica aggressiva; possono portare a disturbi cardiocircolatori e
neurologici. Tra essi vi sono: l’anfetamina, la cocaina, la caffeina, l’efedrina,
etc.
-
NARCOTICI: vengono assunti per eliminare la sensazione di dolore; possono creare
problemi alla respirazione e riduzione della capacità di concentrazione. Nei
narcotici rientrano: la morfina, il metadone, la diamorfina, etc.
-
ANABOLIZZANTI: sono impiegati per potenziare la massa muscolare ed aumentare la
carica aggressiva. Sono usati quindi durante la preparazione e nei periodi
pre-gara. Gli ormoni maschili possono creare sterilità nell’uomo e fenomeni
di virilizzazione nelle donne. Tra essi: il nandrolone, il metanolone, etc.
-
DIURETICI: incrementano l’emissione di urina e vengono utilizzati per perdere
rapidamente peso; i principali effetti collaterali sono il rischio di
disidratazione, anomalie cardiache e insufficienze renali. Tra essi: il
mannitolo e lo spirolattone.
-
BETA-BLOCCANTI: servono per placare lo stress e l’ansia ma possono provocare
disturbi respiratori, coma ipoglicemico e disturbi cardiaci.
-
AUTOTRASFUSIONE: consiste nell’inserimento di sangue o suoi derivati. L’emodoping
è molto pericoloso e può comportare la formazione di trombi e disturbi
vascolari.
-
ORMONI PEPTIDICI – L’ormone della crescita è usato in alternativa agli
anabolizzanti perché determina effetti simili a questi composti senza poter
essere identificato in sede di controllo. Può indurre deformazioni ossee,
diabete e disturbi della tiroide.