La città del giorno: Capoterra (CA) |
|
Storia |
|
Capoterra
(CA)
|
Capoterra (CA) CENNI STORICI Il territorio presenta antiche tracce del periodo nuragico e di necropoli di presumibile epoca punica e romana; quest'ultima è particolarmente presente nella località denominata Bau Mannu. Risultano notizie dell'abitato denominato Caput-Terrae sin dal XII secolo. Il paese di Capoterra ebbe una certa importanza nel periodo giudicale ed il suo nome è spesso citato nei documenti sardi che datano dal XII secolo in poi. Allorchè i Pisani si scontrarono con i Genovesi per il predominio nel Cagliaritano (secolo XIII), il paese venne messo a sacco dalle ciurme di alcune navi genovesi che avevano gettato l'ancora di fronte alla spiaggia della Maddalena. Dopo l'arrivo degli Aragonesi, nel 1355, Capoterra fu dato in feudo a Giovanni Villana; successivamente, dal periodo spagnolo a quello piemontese, tale feudo fu tenuto dai Zapata. Sono presenti antiche chiesette dedicate a San Gerolamo ed a Santa Barbara, che presenta iscrizioni risalenti al XIII secolo. Abbandonato nel XIV secolo a causa dei continui saccheggi, fu poi ricostruito nel XVII secolo da abitanti che provenivano da villaggi del Logudoro. Nel 1820 fu realizzata la prima linea ferroviaria della Sardegna, che congiungeva la miniera di ferro di S. Leone con il porto ormai non più esistente in loc. Maramura. Nel corso degli ultimi decenni il
Comune di Capoterra ha registrato una crescita demografica continua che
lo ha portato ad avere una popolazione pari ad oltre il doppio di quella
registrata nel 1971 essendo passata da 8.028 unità a oltre 20.000
unità del 1999. Altra caratteristica è rappresentata dal fatto che nel
suo territorio comunale sono nate numerose zone residenziali extraurbane
rilevanti soprattutto dal punto di vista turistico. Le più importanti:
Poggio dei Pini nella zona collinare, Torre degli Ulivi e Frutti d'Oro
nella zona marina.
|
Homepage | Archivio città |